“In un mondo tutto tondo”
…tutto ebbe inizio a Marzo di quest’anno, quando, in pieno lockdown Michelina Mattoscio, la Presidente, ebbe l’idea di coinvolgere tutti i volontari e ragazzi del Servizio Civile in un progetto creativo e trasformativo.
In principio
Eravamo già tutti presi dalle videochiamate: con i nostri ragazzi a casa, impossibilitati ad uscire e ad incontrarci personalmente, ci eravamo divisi in gruppi e, ogni giorno, due volte al giorno, organizzavamo dei laboratori a distanza per far sì che ogni nostro utente avesse il suo spazio, il suo momento, la sua opportunità di lavoro e di interazione con gli altri.
Dall’idea
Non era una situazione facile: da un lato la necessità di portare avanti con costanza il lavoro sui nostri ragazzi, garantendo loro un intervento, seppur minimo, quotidiano per potenziare le loro abilità comunicative, cognitive, stimolare la socializzazione, la creatività, l’interazione… dall’altro la gestione delle emozioni di ogni singolo operatore. Non era semplice.
Così arrivò l’intuizione. Fare anche noi, per noi stessi, qualcosa che ci facesse sentire attivamente parte di un tutto: di un progetto più ampio, trasformativo e veicolo di buone energie e buone intenzioni.
…alla pratica
Michelina Mattoscio chiamò uno ad uno i ragazzi del Servizio Civile e i Volontari e spiegò loro l’idea. Il progetto, condiviso con Simone Pavone, il maestro di Musica della Scuola L’Assolocon il quale l’Associazione Orizzonte Onlus da anni collabora, prevedeva che ognuno degli operatori scrivesse una frase, una strofa di una canzone.
Effetto
“lo stare insieme con il desiderio di costruire ogni giorno un pezzettino in più del mondo che vorremmo”.